5 domande a...
Stefano De Capitani

Intervista al Vice President di Engineering e CEO di Municipia.

Stefano De Capitani, con più di 20 anni di esperienza alla guida delle maggiori società pubbliche di innovazione, è a capo di Municipia, la società del Gruppo Engineering che opera per la trasformazione digitale di città di ogni dimensione.

Una nuova visione dei centri urbani, le Augmented Cities, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini intervenendo in settori cruciali come la sicurezza, la gestione dei rifiuti, mobilità, politiche sociali, valorizzazione dei luoghi di cultura e potenziamento del turismo, efficientamento energetico.

Municipia conta oltre 700 dipendenti, 30 sedi operative e affianca più di 500 Comuni.

1. L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE RAPPRESENTA UNA GRANDE OCCASIONE PER I COMUNI DAL PUNTO DI VISTA DELL’AUTOMAZIONE DEI PROCESSI, ANALISI DEI DATI, PERSONALIZZAZIONE DEI SERVIZI, GESTIONE DELLA MOBILITÀ, SUPPORTO ALLE DECISIONI POLITICHE. COME VEDI LA SITUAZIONE IN ITALIA? E QUALI PROSPETTIVE PER I PROSSIMI 3 ANNI?


L’AI è un booster per la PA che ora ha una consapevolezza diversa sul tema. Lo dimostrano le buone pratiche già realizzate nel nostro Paese, penso ad esempio ai Comuni che hanno investito nella mobilità e nel trasporto pubblico per analizzare i dati per ridurre il traffico, efficientare la gestione dei parcheggi, dialogare con i cittadini attraverso chatbot riducendo le file agli sportelli fisici; penso anche al welfare per un’assistenza puntuale a chi ne ha davvero bisogno, o alla personalizzazione dei servizi in ambito culturale e turistico per esperienze più coinvolgenti.

Ecco, è chiaro che finora però si è proceduto un po’ per ordine sparso, con casi isolati, e adesso invece è necessario indirizzare meglio gli investimenti andando a creare, da qui ai prossimi 3/5 anni, nuove opportunità.

Perché qui non si tratta più solo di “far risparmiare tempo” ai dipendenti comunali che possono dedicarsi ad attività più strategiche, ma creare, in modo etico e responsabile, benessere e valore per la comunità, con impatti positivi anche sull’economia del territorio.

Questo non vuol dire che l’AI, da sola, risolverà tutti i problemi degli Enti locali, ma sicuramente le sfide che i Comuni hanno davanti non possono essere affrontate senza queste tecnologie di frontiera, senza un’adeguata formazione da parte del personale e senza una fattiva collaborazione con i privati.

2. OLTRE ALL’AI, QUALI TECNOLOGIE, A TUO AVVISO, IMPATTERANNO MAGGIORMENTE SULLO SVILUPPO E SULLA GESTIONE DEI CENTRI URBANI/SERVIZI PUBBLICI (E PERCHÉ)?


Direi sicuramente tre: l’IoT, il Cloud e il Digital Twin.

La prima è già ampiamente utilizzata, le città sono “connesse” e sensori e dispositivi aiutano a monitorare e gestire in modo intelligente infrastrutture e mezzi, basti pensare all’illuminazione pubblica, alla gestione dei rifiuti, ai trasporti.

Dal canto suo, il Cloud è fondamentale per l’erogazione dei servizi pubblici sia per un discorso di scalabilità che di maggiore accessibilità ed efficienza operativa e dei costi. Questo ci porta anche ad affrontare la questione dell’interoperabilità delle banche dati e della sicurezza di quest’ultimi, tenendoli al riparo da possibili attacchi hacker.

Il Digital Twin per le città, infine, a mio avviso sarà la vera scommessa per i Comuni, con l’obiettivo di ricreare digitalmente intere aree urbane, infrastrutture e servizi come trasporti, rete idrica ed edifici, simulare situazioni complesse e prendere così decisioni più informate, con un approccio ecosistemico e componibile.

3. LE NUOVE TECNOLOGIE SONO UN ALLEATO STRATEGICO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI ANCHE SOTTO IL PROFILO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA ED ENERGETICA. PENSIAMO AD ESEMPIO ALLO SVILUPPO DELLE CER, MA ANCHE ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI. DA QUELLO CHE VEDI CON IL LAVORO QUOTIDIANO DI MUNICIPIA, COME STA EVOLVENDO LA SITUAZIONE NELLE NOSTRE CITTÀ?


Stiamo facendo dei passi in avanti anche perché la transizione ecologica ed energetica è una questione non più rinviabile. Insieme alla mobilità, la gestione dei rifiuti e l’efficientamento delle risorse idriche ed energetiche sono i temi più caldi per le Amministrazioni comunali.

Innovare le città, oggi più che mai, significa quindi contribuire a ridurne i consumi, abbattere l’inquinamento, liberare risorse economiche per erogare nuovi servizi agli utenti. In questo la capacità predittiva della tecnologia è fondamentale, pensiamo all’analisi dei dati per ottimizzare i consumi e i costi prevedendo i picchi di domanda, ma anche alla possibilità di ridurre gli sprechi.

Non solo. Le tecnologie di gestione delle reti smart consentono di integrare e bilanciare efficacemente fonti di energia rinnovabile e migliorare la resilienza. Sistemi di Intelligenza Artificiale possono poi ottimizzare i percorsi dei mezzi per la raccolta dei rifiuti e avere degli effetti positivi, in generale, su tutti i processi che interessano la filiera.

Ecco, i Comuni hanno capito tutto questo e si stanno attivando, anche con la spinta del PNRR, ma la strada da percorrere verso una piena maturità è ancora lunga.  

4. IN CHE MODO I COMUNI, ANCHE CON IL SUPPORTO DEI PRIVATI COME MUNICIPIA – ENGINEERING GROUP, POSSONO GENERARE PRODUTTIVITÀ SUI TERRITORI, RIPAGARE GLI INVESTIMENTI FATTI (PENSIAMO AL PNRR) E ASSICURARE UN RITORNO POSITIVO PER I CITTADINI E L’ECONOMIA LOCALE?


L'efficienza è essenziale per generare produttività, ripagare gli investimenti e assicurare un ritorno positivo. La PA locale da sola non ce la fa. Lo vediamo quotidianamente: mancano risorse, mancano figure professionali qualificate.

La collaborazione con il privato si conferma quindi cruciale per guidare la trasformazione digitale e darle concretezza, cogliendone le opportunità e i benefici per l’Ente stesso e i cittadini.

La parola chiave è sempre il Partenariato Pubblico-Privato che di fatto permette all’Amministrazione di innovare a “costo zero”, in quanto il rischio finanziario è a carico dei privati.

Possiamo dire che il Partenariato è uno strumento ormai consolidato per i Comuni italiani, ma adesso è necessario compiere un nuovo salto di qualità, vale a dire creare una cultura solida che ne permetta la realizzazione e la gestione efficace, superando le ultime ritrosie e diffidenze da parte di alcune strutture degli Enti.

5. LE SMART LANDS TRADUCONO IN REALTÀ UNA VISIONE DEL TERRITORIO E DEL BENESSERE COLLETTIVO CHE VA OLTRE LA SEMPLICE SOMMA DI ASPETTATIVE E BISOGNI DI CIASCUN COMUNE. PERCHÉ QUESTO STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ IMPORTANTE PER GLI ENTI LOCALI? E QUAL È IL RUOLO DI MUNICIPIA IN QUESTO PERCORSO?


La Smart Land di fatto è una rete di Comuni che opera in sinergia e condivide risorse per raggiungere gli obiettivi pianificati. Questo è fondamentale per sfruttare al meglio i finanziamenti che arrivano dall’Europa ma anche quelli privati.

Alla base di una Smart Land, per come la intendiamo noi di Municipia – Gruppo Engineering, c’è una cosa importantissima: la mappatura del bisogno. È da qui che parte tutto.

Insieme agli Enti locali individuiamo le necessità del territorio, cerchiamo di capire quali infrastrutture e servizi sono strategici per lo sviluppo sociale ed economico, realizzando quei progetti che sono sempre stati chiusi in un cassetto per mancanza di fondi.

Il tutto intercettando le migliori fonti di finanziamento alle migliori condizioni per non impattare sul bilancio degli Enti locali e restiamo al loro fianco anche nella gestione di questi fondi.

Ad oggi abbiamo supportato un centinaio di Enti nello sviluppo di una strategia territoriale chiara e concreta per guidare le comunità verso un futuro sì più tecnologico ma anche più inclusivo e responsabile, dove la tecnologia non è il fine ma il mezzo per raggiungere un reale progresso.

 

Il partenariato pubblico-privato è fondamentale per guidare la trasformazione digitale dei Comuni perché consente all’Amministrazione di innovare a “costo zero”.

Stefano De Capitani Vice President di Engineering e CEO di Municipia