5 domande a...
Italo Moroni

Intervista all'Executive Director Energy & Utilities di Engineering.

Italo Moroni ricopre dal 2021 il ruolo di Executive Director e Business Unit Lead per l'Italia del settore Energy and Utilities di Engineering, con focus sui settori oil & gas e power & utilities. 

Entra nel Gruppo Engineering nel 2012 come membro del management customer-facing nella divisione Enterprise e ricopre posizioni di crescente responsabilità, inizialmente nel mercato OIL e poi nell'intero mercato E&U. Oggi guida la business unit Energy and Utilities, già leader nel mercato italiano, impegnata a supportare i propri clienti con soluzioni innovative per la trasformazione digitale, necessarie e abilitanti per la transizione energetica.

Con più di 25 anni di esperienza al servizio dei clienti del settore energetico dall'upstream al downstream e al retail, combina una profonda conoscenza del settore Energy & Utilities, maturata in importanti società di consulenza manageriale, che spazia dai processi di business alle normative di settore, dalla strategia IT alle tecnologie abilitanti.

Ha conseguito la laurea magistrale in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano e una specializzazione in Customer Relationship Management presso la POLIMI Graduate School of Management.

1. COME POSSIAMO AFFRONTARE IL PERCORSO DELLA TRANSIZIONE IN UN MERCATO IN CONTINUA EVOLUZIONE, PONENDO AL CENTRO L'INNOVAZIONE COME MOTORE DI CAMBIAMENTO?


Nel percorso verso la transizione, le energie rinnovabili giocano un ruolo fondamentale: promuovono uno sviluppo sostenibile, sostengono la crescita economica, migliorano la sicurezza energetica e supportano la lotta ai cambiamenti climatici. La loro diffusione è una leva importantissima e la sfida delle rinnovabili si gioca su molteplici piani di intervento.

Il digitale ha un ruolo da protagonista della transizione, perché è proprio il motore del cambiamento. Digitale non è solo tecnologia, anche se non può prescindere da quest’ultima, è un cambio di approccio e paradigma che abbraccia persone, formazione, canali, governance, processi.

Allo stesso tempo è essenziale continuare a investire in ricerca e sviluppo e spingere su politiche pubbliche che favoriscano l'adozione diffusa di soluzioni innovative, senza pregiudizi che ne influenzino l’evoluzione al fine di costruire un futuro più pulito, sicuro e sostenibile per tutti.

Oltre a fornire prodotti e soluzioni per abilitare la trasformazione digitale di clienti e partner, Engineering è tra le aziende più attive nella ricerca: è in grado di attrarre fondi da programmi di ricerca nazionali ed europei, potendo contare sul nostro team di ricercatori e data scientist, impegnati costantemente nell'applicazione e nello studio delle tecnologie del futuro, insieme ai nostri partner e una rete di “innovatori” che creano un link tra il mondo della ricerca e le imprese. Sono esempi concreti il nostro contributo alla realizzazione di una piattaforma per il mercato di flessibilità locale (che stiamo sperimentando con alcuni grandi player del mercato Utilities) o l’evoluzione di una piattaforma leader del mercato Meter to Cash, in Neta Open suite, che già oggi propone una soluzione dedicata al mercato delle Comunità Energetiche Rinnovabili.

Siamo pronti anche a supportare i clienti per esplorare nuovi o rinnovati modelli di business come ad esempio l’autoconsumo virtuale. Disegnare il percorso trasformativo è il primo passo, a cui devono seguire le fasi concrete di costruzione delle soluzioni che sono sempre di più il frutto di un approccio componibile capace, più di altri, di liberare le potenzialità creative e sfruttare gli ecosistemi. Costruire soluzioni in modo componibile, significa anche sviluppare in modo sostenibile con l’attenzione al “green coding”, ovvero all'uso di pratiche di programmazione e sviluppo software che mirano a ridurre l'impatto ambientale delle attività di sviluppo software.

2. QUALI POTENZIALITÀ OFFRE LA GENERATIVE AI NEL TRASFORMARE L'ESPERIENZA DEI SERVIZI DIGITALI IN AMBITO ENERGY & UTILITIES?


La GenAI apre nuovi scenari, perché può essere vista come il ponte tra pensiero analogico e la soluzione digitale, estendendosi all’intera Customer Experience e migliorando accessibilità e inclusività.

La GenAI può supportare la crescita dell’efficienza operativa per mantenere alta la competitività degli operatori E&U in un contesto che vede, da un lato, le sfide della transizione - da conciliare con l’instabilità geopolitica che persiste- e, dall’altro, l’invecchiamento della forza lavoro.

Con lo sviluppo della GenAI assisteremo ad un salto di qualità nei modelli antifrode e nella personalizzazione sempre più spinta delle campagne, nella prevenzione di errori e/o disservizi, con conseguenti riduzioni dei costi dei servizi agli utenti. I modelli di AI sono inoltre in grado di supportare l’ottimizzazione della catena di fornitura: sarà possibile prevedere con sempre maggiore precisione la domanda e, quindi, ottimizzare produzione e scorte.

Questa trasformazione digitale espone tuttavia la rete OT e tutti i dispositivi alle minacce di attacchi cyber e crea nuove vulnerabilità. Le tecnologie e le competenze per la Cybersecurity non possono dunque mancare di un piano trasformativo ed evolutivo delle piattaforme IT/OT, SCADA, WFM, FSM e GIS, che rimangono centrali per chi gestisce servizi sul campo, così come le piattaforme di Advanced Distribution Management System, che sono cruciali per chi gestisce la distribuzione in ottica di evoluzione smart della rete.

3. LE TEMATICHE ESG, SICURAMENTE CRUCIALI PER IL SETTORE ENERGETICO, NON RIGUARDANO SOLO LA COMPLIANCE MA SONO SEMPRE DI PIÙ MOTORE DI COMPETITIVITÀ. COSA COMPORTA QUESTO CAMBIO DI PARADIGMA?


I temi ESG possono e devono diventare strumenti per la competitività delle aziende: dall’efficienza energetica alla qualità, all’innovazione e ai diritti. Eng è parte della community Open-es, proprio perché convinta che le tematiche ESG vadano oltre le formalità del bilancio, pur importanti, e che richiedano un impegno e una determinazione che solo una rete e una comunità dove fare sistema possono garantire.

La sostenibilità e la transizione energetica hanno impatti trasversali lungo la catena del valore che vanno governati: dalla generazione al trasporto e distribuzione dell’energia, fino ai canali di vendita; senza trascurare le modalità di fruizione (pensiamo alle ricariche delle macchine elettriche) o l’evoluzione del modello di produzione che integra fonti tradizionali con le fonti rinnovabili e il modello “prosumer”.

Resta il fatto che il successo o insuccesso di un’azienda sarà sempre meno legato alla sola componente di prezzo, che rimane ovviamente centrale, vista anche la pressione competitiva e il contesto di mercato, quanto alla qualità percepita complessiva anche dei servizi ancillari ed integrati. Le aziende che si rivolgono al mercato retail (vale per le utilities, ma anche per il dowstream petrolifero) dovranno essere capaci di diventare aziende di servizi integrati e non più solo di beni o commodity, all’interno di un mercato in cui è crescente il peso della circolarità e sostenibilità. Questo comporta un ridisegno complessivo dei modelli di business, delle strategie di comunicazione, dei processi aziendali e delle competenze necessarie per sostenerli.

Riteniamo inoltre che sia sempre più urgente traguardare un uso responsabile delle risorse idriche, che hanno un ruolo fondamentale non solo nei consumi domestici ma anche nella produzione industriale e in quella elettrica; l’uso sempre più responsabile e sostenibile di questa fonte primaria sarà sempre più importante e la tecnologia sarà un alleato fondamentale per raggiungere questo obiettivo, partendo dalle perdite idriche ma anche dall’ottimizzazione dei consumi. 

4. SI STA PASSANDO SEMPRE PIÙ A UN’IMPOSTAZIONE CLIENT-CENTRIC ANZICHÉ USER-CENTRIC DI PROCESSI E SOLUZIONI TECNOLOGICHE. MA IN COSA SI TRADUCE CONCRETAMENTE LA “CENTRALITÀ DEL CLIENTE”? 


Non può esserci trasformazione e innovazione se non poniamo al centro le persone, che sono il vero motore: inizio e fine di qualunque processo.

Si tratta di una tendenza riscontrabile risalendo la catena del valore: si sta passando a un’impostazione client-centric anziché user-centric di processi e soluzioni tecnologiche che vale per tutti i soggetti all’interno del mercato, anche per chi non è direttamente a contatto con il cliente finale.

Centralità del cliente significa enfasi sulla digital experience e sulla customer journey, in una costante ricerca di soluzioni che consentano di adeguare rapidamente il proprio comportamento al variare del comportamento di chi le sta usando in quel momento.

Nel settore Energy & Utilities, questa prospettiva si traduce in un ripensamento radicale dei servizi, dove l'innovazione tecnologica diventa un mezzo per creare un'esperienza sempre più personalizzata. Si pensi, ad esempio, alle smart grid che consentono una gestione dinamica dell'energia o alle app, che permettono ai clienti di monitorare in tempo reale i propri consumi coinvolgendolo attivamente nella gestione efficiente delle risorse energetiche.

5. NELLA GESTIONE DEGLI ASSETS, QUALE APPROCCIO PUÒ GARANTIRE UN CICLO DI VITA SOSTENIBILE, EFFICIENTE E INNOVATIVO, CHE CONIUGHI TECNOLOGIA DIGITALE, MANUTENZIONE PREDITTIVA E STRATEGIA DI LUNGO PERIODO?


Occorre una visione ampia che parte dall’analisi e dalla programmazione degli investimenti, passa dalla progettazione e realizzazione degli impianti fino ad arrivare alla gestione della loro manutenzione e al possibile disinvestimento. Anche in questo caso il Digitale è parte integrante e abilitate del cambiamento.

Nel settore Energy and Utilities diventano sempre più comuni tecnologie per il supporto alla progettazione e realizzazione di asset come BIM, PLM, Digital Twin, che si affiancano ai già consolidati ambiti di asset-management. È necessario, infatti, applicare un approccio per l’asset management che sia di valorizzazione, partendo dalla gestione degli investimenti con strumenti di asset investment planning, lungo l’intero ciclo di vita.

Questo si traduce in strumenti digitali a supporto delle fasi di ideazione e progettazione (ad esempio gestendo e valorizzando gli IP Rigths). Ma significa anche potenziare il controllo e l’automazione della catena produttiva attraverso investimenti sull’Operational Technology e la sicurezza. 

 

Disegnare il percorso trasformativo è il primo passo, a cui devono seguire le fasi concrete di costruzione delle soluzioni che sono sempre di più il frutto di un approccio componibile capace, più di altri, di liberare le potenzialità creative e sfruttare gli ecosistemi.

Italo Moroni Executive Director Energy & Utilities, Engineering